Il tempo per scrivere sul blog è ormai ridotto ai minimi termini, ma quando nasce un’iniziativa come quella del Manifesto per l’Open Government, non si può restare con le mani in mano. Ho sentito “prudermi le dita” ed ho avvertito la necessità di doverne parlare!Dunque, eccomi qua a farlo e, permettetemi di dirlo, con un grande entusiasmo! Si, perchè secondo me quello del Manifesto pubblicato dall’Associazione Italiana per l’Open Government può essere un vero punto di svolta affinchè l’Open Government diventi finalmente una realtà anche in Italia.L’Associazione Italiana per l’Open Government nasce da un gruppo di persone, tra cui l’amico e collega Ernesto Belisario, che hanno deciso di promuovere l’innovazione culturale e tecnologica in Italia con particolare attenzione alla Pubblica Amministrazione. Tutti i fondatori dell’Associazione, per chi non li conoscesse, sono da sempre sostenitori della dottrina dell’Open Government e della necessità di rendere realmente trasparente l’azione della Pubblica Amministrazione. Ed è proprio in questa direzione che si sono spinti nel dar vita al Manifesto per l’Open Government. La vera innovazione, però, non è solo quella di aver dato vita al Manifesto o alla stessa Associazione, quanto l’aver scritto un documento di base alla cui stesura chiunque può partecipare! Una vera innovazione dal basso per la quale è auspicabile che tutti coloro che hanno a cuore le sorti del nostro Paese partecipino attraverso la discussione e l’integrazione del Manifesto o anche più semplicemente diffondendo la conoscenza dell’iniziativa ed invitando altri a partecipare.
Come si legge dalle pagine del blog dell’Associazione, infatti,:
Mentre molti Paesi stano sperimentando sistemi di Open Government, l’Italia è restia ad abbracciare questa nuova dottrina e tende a restare impantanata nelle patologie istituzionali tipiche dei modelli organizzativi tradizionali che acuiscono la distanza con i cittadini.L’idea del Manifesto è di andare oltre, di superare questa situazione oramai di decennale stallo mettendoci del proprio. Non aspettando più le risposte della politica ma intervenendo direttamente creando una base comune di partenza valida per tutti quelli che hanno a cuore l’innovazione del nostro Paese.
E’ ormai finito il tempo delle parole. Dobbiamo riappropiarci del diritto di scegliere e di influenzare l’azione della Pubblica Amministrazione ed, oggi, abbiamo l’opportunità di farlo iniziando a contribuire al Manifesto. Quest’ultimo sarà aperto alla consultazione fino al 15 novembre 2010 e, contando sulla partecipazione di chiunque voglia, entro il 30 novembre l’Associazione conta di poter avere un testo definitivo. Per contribuire alla redazione del Manifesto, come si legge dalle pagine del sito web http://www.datagov.it si possono scegliere diverse opportunità:
- collegandosi al sito del progetto (http://www.datagov.it) e proponendo le loro integrazioni, i loro commenti e le loro critiche ai singoli articoli sulle pagine dedicate ai singoli punti
- scrivendo all’indirizzo manifesto@datagov.it
- lasciando un messaggio sulla pagina Facebook del Manifesto (http://www.facebook.com/pages/Manifesto-per-lOpen-Government/)
- scrivendo su Twitter utilizzando l’hashtag #opengovitalia
Personalmente vorrei ringraziare l’Associazione Italiana per l’Open Governmente per questa encomiabile iniziativa… per il resto non ci resta che iniziare a “Fare Open Gov”!
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